Il DAC è una componente essenziale per la riproduzione di qualunque file digitale. Ognuno di noi, anche senza saperlo, ha in casa almeno un apparecchio equipaggiato di DAC.
Vediamo un po’ perché questa componente è così fondamentale e cosa fa…

Un DAC (convertitore audio digitale / analogico) ha il compito di convertire il suono proveniente da una sorgente di riproduzione digitale (ad esempio da disco CD, radio internet, file audio su memoria USB, ecc…) in un segnale audio analogico che possa essere amplificato e ascoltato tramite diffusori acustici, cuffie e auricolari è dunque una componente che si trova in qualunque prodotto audio o audio/video.

I moduli DAC separati

Le componenti separate di convertitori audio da digitale ad analogico (i nostri DAC appunto) erano già disponibili dagli anni 80/90 per migliorare la qualità audio dei lettori CD prodotti a quel tempo. La logica adottata era che separando l’unità di lettura dei dischi CD dai circuiti di conversione audio e preamplificazione analogica, la qualità del suono migliorasse ulteriormente.

I DAC di oggi vanno oltre all’impostazione classica dei loro predecessori. Oggi a un DAC è possibile collegare diverse sorgenti audio oppure audio/video (lettore CD / DVD / Bluray, televisore flat, decoder SKY, computer tramite porta USB, unità Bluetooth per la trasmissione wireless di musica da smartphone, tablet e computer, ecc.). Lo scopo è ancora quello di migliorare la qualità del suono della sorgente partendo dal presupposto che moltissimi prodotti che utilizziamo ogni giorno sono dotati di sistemi audio integrati di qualità limitata (considerate, ad esempio, la qualità di suono che offre la maggioranza dei televisori flat) usando un buon DAC esterno collegato ad un buon amplificatore e a buoni diffusori il suono di questi TV flat diventa tutt’altra cosa.

Dulcis in fundo oggi esistono anche DAC di alto livello in grado di farci apprezzare la definizione e la qualità della musica liquida ad alta e altissima risoluzione presente sui nostri pc.