Il lettore CD è da tantissimi anni la sorgente più utilizzata negli impianti Hi Fi.

Tutto ha inizio con la nascita nei mitici ’80s dello standard CD Audio che prevedeva l’uso di un curioso nuovo supporto in materiale plastico del diametro di circa 12 cm. Questo oggetto del mistero era in grado di memorizzare una lunghissima “fila” di dati musicali (qualcosa come 5 Km di dati numerici 0 e 1). Il lettore CD aveva dunque il compito di leggere questi dati digitali e di trasformarli in segnale audio stereo analogico da inviare all’amplificatore.

Il SuperAudio CD

Nel 2000 la prima grande evoluzione: nasce il Super Audio CD (SACD). Pressoché identico a un normale CD nell’aspetto il Super Audio CD poteva memorizzare informazioni audio con una risoluzione molto più alta. Vedono dunque la luce anche i lettori Super Audio CD in grado di leggere il nuovo supporto (oltre ovviamente al classico CD).

Non è ben chiaro perché ma il Super Audio CD non ha preso piede esattamente da subito, arrivando a sparire quasi del tutto dalla circolazione fino a che… fino a che un bel giorno molte case discografiche in possesso di vecchi master hanno deciso di farli stampare in tiratura limitata proprio su questo tipo di supporto (se ne trovano parecchi in vendita online), gli appassionati di Hi Fi hanno riscoperto i lettori SACD e gli appassionati di musica hanno ritrovato registrazioni estremamente interessanti con una qualità audio assolutamente superiore, tutto questo non prima di qualche mese fa. Si può dire a questo punto che il supporto SACD stia vivendo proprio ora il suo momento di meritata gloria dopo tanta “fatica”!

Il lettore CD nell’era della musica liquida

Ora che siamo arrivati ai giorni nostri un appunto meritano anche i lettori CD di ultima generazione in grado a volte (ma solo quando specificato) di leggere anche i Super Audio CD, i lettori CD oggi però fanno molto di più, in molti casi sono infatti dotati di un ingresso USB frontale che permette il collegamento di una memoria USB, un iPod, un iPhone ecc… altro tipo di ingresso USB è invece richiesto per collegare un computer (molti lettori CD sono dotati anche di questo) e poter riprodurre in qualità assolutamente hi fi i file contenuti nella vostra libreria musicale. La cosa interessante è che l’informazione musicale non viene gestita dal DAC del computer ma arriva intatta al lettore CD per sfruttare la sua qualità di conversione del segnale, quindi musica liquida… qualità Hi Fi!