COS'È UN AMPLIFICATORE
L’amplificatore ha il compito di aumentare il livello del segnale prodotto da una SORGENTE(lettore CD, giradischi, Network Player, ecc…) per poter far suonare, in gergo PILOTARE, una coppia di DIFFUSORI ACUSTICI
L’ampli è dotato di una regolazione del volume, di un selettore che vi permette di scegliere la sorgente che volete amplificare e a volte di altri controlli come regolazione dei toni e bilanciamento.
I puristi del mondo hi fi portano avanti la crociata del “less is more”. Meno sono i componenti, maggiore è la qualità. Tutto vero, infatti la maggior parte degli ampli è descrivibile più o meno così: “scatolone metallico con rotellona frontale”.
Quali e… quanti?
Il tipo di ampli più comune è l’amplificatore INTEGRATO STEREO che in un unico prodotto racchiude lo stadio di preamplificazione PRE AMP (quello che riceve i segnali dalle sorgenti e regola il volume) e lo stadio di potenza POWER AMP (quello che amplifica il segnale e pilota i diffusori acustici).
In alcuni casi però si preferisce avere i due stadi separati dunque la sorgente andrà collegata al preamplificatore e il pre dovrà essere collegato al finale di potenza, ciò accade soprattutto quando l’amplificatore deve essere molto potente.
Per l’ascolto domestico però un buon amplificatore integrato da 25 / 30 W (non particolarmente potente dunque) è in genere sufficiente a patto che abbia componenti di qualità e un buon suono. Se invece volete di più potete rivolgervi ad amplificatori più potenti a patto che siano di buona qualità, dovendo scendere a compromessi molto meglio avere un bel suono anche se non molto potente piuttosto che tanta potenza per un brutto suono.
Il tempo delle VALVOLE
Esistono due sistemi di costruzione degli amplificatori: VALVOLE o STATO SOLIDO (transistor o altri componenti simili). Gli amplificatori a valvole, famosi per il loro suono “caldo”, hanno vissuto negli anni ’50 e ’60 il momento di massima gloria. Arrivati gli anni ’70 si ritrovano a essere messi un po’ da parte per lasciare spazio ai primi transistor, più potenti e affidabili.
Oggi comunque esistono ancora diverse aziende che costruiscono amplificatori valvolari e che lo fanno utilizzando tecnologie decisamente più avanzate e moderne. Troviamo dunque sul mercato amplificatori valvolari che sanno unire il suono “caldo” tipico delle valvole ad un’ottima affidabilità.
La maggior parte degli ampli però è costruita con transistor o circuiti a stato solido più avanzati (molti di questi hanno un suono veramente ottimo, veloce e dettagliato).
Brio 2017 presenta un cabinet completamente nuovo che alloggia circuiti e componentistica ancora migliorati. Il cabinet è formato da 2 sezioni interamente in alluminio così da aumentare le capacità di dispersione del calore e migliorare le già eccellenti solidità e qualità di costruzione. Brio 2017 introduce una speciale uscita cuffia che non interferisce con il circuito audio quando non utilizzata e, come è giusto aspettarsi da un amplificatore Rega, uno ingresso phono MM di alta qualità.
Nella progettazione il Brio è stato meticolosamente migliorato in tutti i suoi aspetti, dalla qualità dei materiali al processo di costruzione, così da costituire per Rega un passo avanti nell’ingegnerizzazione e design degli amplificatori.